DOPPIA LASTRA

 

Prodotto marcato CE secondo normativa UNI EN 14992:2012 (elementi da parete)

Prodotto marcato CE secondo normativa UNI EN 15258:2009 (muri di sostegno)

 

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Doppia-lastra

DESCRIZIONE

Le doppie lastre sono elementi prefabbricati per la realizzazione di setti portanti.

Sono formate da due lastre in calcestruzzo armato unite tra loro da tralicci metallici di dimensioni diverse in funzione allo spessore finito che si vuole ottenere.

 

Il collegamento delle doppie lastre con la fondazione è garantito dal corretto dimensionamento dei ferri di ripresa che fuoriescono dalla fondazione stessa. In opera occorrerà semplicemente posizionare le doppie lastre in piedi, metterle a piombo e gettare il vuoto tra le due lastre.

 

La movimentazione e il montaggio delle doppie lastre è molto semplice e permette di diminuire notevolmente i costi di casseratura e manodopera.

NOTE TECNICHE

Le doppie lastre da noi prodotte sono realizzate in conformità alle più recenti normative, marcate CE secondo l’EN 14992:2012 per quanto riguarda gli elementi da parete e secondo l’EN 15258:2009 per quanto riguarda i muri di sostegno.

Le operazioni da effettuare in cantiere sono principalmente 3:

 

1-    Getto fondazione in piano e perfettamente livellato, facendo anche attenzione al corretto posizionamento dei ferri di ripresa in numero e diametro secondo le prescrizioni del progettista.

 

2-    Posizionamento in sicurezza e bloccaggio delle doppie lastre seguendo le indicazioni degli elaborati grafici da noi forniti al momento del carico in stabilimento.

       (Operazione che deve essere seguita dal Direttore dei Lavori e dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione)

 

3-    Getto della parte interna delle doppie lastre in più fasi come indicato nello schema sottostante.

I calcoli delle doppie lastre possono essere eseguiti dal progettista delle opere strutturali (in questo caso occorrerà comunicarci le armature da integrare nelle lastre) oppure possono essere eseguiti dal nostro ufficio tecnico con programmi di calcolo specifici continuamente aggiornati, che prendono in considerazione carichi, vincoli e sforzi che la progettazione ci specifica di adottare.

I manufatti garantiscono la loro funzione statica soltanto se perfettamente integrati con le prescrizioni fornite (getto di calcestruzzo dello spessore previsto e di resistenza caratteristica non inferiore a quella delle doppie lastre) e se utilizzati a regola d’arte.

 

APPLICAZIONI

Le doppie lastre sono indicate soprattutto per la realizzazione di cantinati, in situazioni in cui risulta complesso armare contro terra o in caso di muri di sostegno di complessa realizzazione.

Gli elementi prefabbricati verranno realizzati in base alle misure fornite dal Committente, e approvate per la realizzazione. Prima dell’esecuzione dei manufatti la Committenza controlla insieme al proprio studio di progettazione, le misure e le dimensioni in modo da dare il benestare per la realizzazione.

 

SU SPECIFICA RICHIESTA

VENGONO REALIZZATE DOPPIE LASTRE CON ENTRAMBE LE PARETI IMPERMEABILIZZATE!

 

ALCUNI DATI UTILI

Traliccio elettrosaldato di norma utilizzato:
H16,5 (per spessore finito 20 cm) 
H 22,5 (per spessore finito 25 cm)
H 27 (per spessore finito 30 cm)
H 32 (per spessore finito 35 cm)
H 37 (per spessore finito 40 cm)
con ferro nervato di vari diametri.

E' possibile realizzare spessori maggiori  ricreando in stabilimento il traliccio con
altezza e diametri risultanti dai calcoli strutturali.

Peso della doppia lastra base: circa 240 kg/mq

Ferro utilizzato: B450C

Calcestruzzo tipo: C25/30 o superiore

 

 GALLERIA FOTOGRAFICA Doppia-lastra 

La doppia lastra "Standard" è armata con 2,93 cmq/mq nella prima lastra e 2,56 cmq/mq nella seconda lastra e viene di solito utilizzata nei cantinati delle villette e nelle piccole palazzine.

Sezione doppia standard

La doppia lastra "Cassero" è armata soltanto con i tralicci elettrosaldati e con delle barrette di ferro f5 ogni 20 cm orizzontali.
Tali lastre possono essere armate con l'armatura da calcolo prevista dal progettista delle opere strutturali sia in stabilimento che in cantiere, a discrezione dello stesso.

Sezione doppia cassero

ISTRUZIONI PER IL CORRETTO IMPIEGO DELLE DOPPIE LASTRE   pdf(Scarica il file .pdf)

Trasporto

I pannelli saranno caricati sul camion a strati sovrapposti formanti una catasta con alla base dei pallets di legno e dovranno essere opportunamente legati con cavi di sicurezza al pianale dell’automezzo.

Il trasporto dovrà avvenire osservando pienamente le norme del Codice Stradale.

Scarico

Le doppie lastre arriveranno in cantiere accatastate in senso orizzontale una sull’altra.
Predisporre di un bilancino come quello in schema e due tubolari da infilare all’interno della doppia lastra che serviranno per il sollevamento della stessa.
I due tubolari dovranno essere posizionati ad una distanza massima dal filo delle doppie lastre di 0,2 h ed ad una distanza massima tra loro di 0,6 h.

Sollevamento doppieStoccaggio

Lo stoccaggio in cantiere deve avvenire su fondo piatto e non cedevole e si potrà sovrapporre massimo 5 doppie lastre poste su stocchetti in legno aventi interasse non superiore a 1.60 mt.

Posa

Prima di posare i pannelli si dovrà predisporre la puntellatura provvisoria (rompitratta) dimensionata dal progettista ed indicata dagli elaborati forniti dal produttore.

E’ opportuno predisporre sempre un banchinaggio in corrispondenza delle testate. I pannelli vanno posati accostandoli tra loro seguendo le indicazioni riportate dagli elaborati tecnici a corredo della fornitura.

 

Getto e disarmo

Il getto di calcestruzzo dovrà avvenire in un’unica soluzione evitando concentrazioni di carico non previste, con opportuna vibrazione, effettuato con temperature superiori a zero gradi ed osservando le prescrizioni della Direzione Lavori.

Dalla fondazione occorrerà prevedere dei ferri di ripresa che serviranno ad ancorare la struttura alla fondazione stessa. La puntellazione dovrà avvenire con la cura di mantenere il filo a vista della lastra in piano evitando spanciamenti e disallineamenti.

Assicurarsi che il tirante o puntello sia in grado di essere regolabile e sia resistente alla spinta che dovrà sopportare durante il getto.

 

Puntellazione doppie

Il getto di completamento dovrà avvenire in più riprese con un’altezza massima di getto di 0,80 mt ad intervalli di un’ora.

Fasi getto doppie

CLASSI DI ESPOSIZIONE E DURABILITA'   pdf(Scarica il file .pdf)

Secondo norma UNI 11104:2004 e UNI 206-1:2006

Assenza di rischio corrosione o attacco:

1 (classe di esposizione norma UNI 9858) / X0 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: per calcestruzzo privo di armatura o inserti metallici: tutte le esposizioni eccetto dove c'è gelo/disgelo, o attacco chimico. Calcestruzzi con armatura o inserti metallici: in ambiente molto asciutto. Esempio: interno di edifici con umidità relativa molto bassa. Calcestruzzo non armato all'interno di edifici. Calcestruzzo non armato immerso in suolo non aggressivo o in acqua non aggressiva. Calcestruzzo non armato soggetto a cicli di bagnato asciutto ma non soggetto ad abrasione, gelo o attacco chimico. Minima classe di resistenza C12/15.

Corrosione indotta da carbonatazione:

2a (classe di esposizione norma UNI 9858) / XC1 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: asciutto o permanentemente bagnato. Esempio: interno di edifici con umidità relativa bassa. Calcestruzzo armato ordinario o precompresso con le superfici all'interno di strutture con eccezione delle parti esposte a condensa, o immerse in acqua. Massimo rapporto A/C 0,60 - Minima classe di resistenza C25/30.

2a (classe di esposizione norma UNI 9858) / XC2 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: bagnato, raramente asciutto. Esempio: parti di strutture di contenimento liquidi, fondazioni. Calcestruzzo armato ordinario o precompresso prevalentemente immerso in acqua o terreno non aggressivo. Massimo rapporto A/C 0,60 - Minima classe di resistenza C25/30.

5a (classe di esposizione norma UNI 9858) / XC3 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: umidità moderata. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso in esterni con superfici esterne riparate dalla pioggia, o in interni con umidità da moderata ad alta. Massimo rapporto A/C 0,55 - Minima classe di resistenza C28/35.

4a-5b (classe di esposizione norma UNI 9858) / XC4 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: ciclicamente asciutto e bagnato. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso in esterni con superfici soggette a alternanze di asciutto ed umido. Calcestruzzi a vista in ambienti urbani. Superfici a contatto con l'acqua non comprese nella classe XC2. Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C32/40.

Corrosione indotta da cloruri esclusi quelli provenienti dall'acqua di mare:

5a (classe di esposizione norma UNI 9858) / XD1 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: umidità moderata. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso in superfici o parti di ponti e viadotti esposti a spruzzi d'acqua contenenti cloruri. Massimo rapporto A/C 0,55 - Minima classe di resistenza C28/35.

4a-5b (classe di esposizione norma UNI 9858) / XD2 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: bagnato, raramente asciutto. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso in elementi strutturali totalmente immersi in acqua anche industriale contenente cloruri (piscine). Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C32/40.

5c (classe di esposizione norma UNI 9858) / XD3 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: ciclicamente bagnato e asciutto. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso, di elementi strutturali direttamente soggetti agli agenti disgelanti o agli spruzzi contenenti agenti disgelanti. Calcestruzzo armato ordinario o precompresso, elementi con una superficie immersa in acqua contenente cloruri e l'altra esposta all'aria. Parti di ponti, pavimentazioni e parcheggi per auto. Massimo rapporto A/C 0,45 - Minima classe di resistenza C35/45.

Corrosione indotta da cloruri presenti nell'acqua di mare:

4a-5b (classe di esposizione norma UNI 9858) / XS1 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: esposto alla salsedine marina ma non direttamente in contatto con l'acqua di mare. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso con elementi strutturali sulle coste o in prossimità. Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C32/40.

XS2 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: permanentemente sommerso. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso di strutture marine completamente immersi in acqua. Massimo rapporto A/C 0,45 - Minima classe di resistenza C35/45.

XS3 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: zone esposte agli spruzzi o alle maree. Esempio: calcestruzzo armato ordinario o precompresso con elementi strutturali esposti alla battigia o alle zone soggette agli spruzzi ed onde del mare. Massimo rapporto A/C 0,45 - Minima classe di resistenza C35/45.

Attacco dei cicli di gelo/disgelo con o senza disgelanti*:

2b (classe di esposizione norma UNI 9858) / XF1 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: moderata saturazione d'acqua, in assenza di agente disgelante. Esempio: superfici verticali di calcestruzzo come facciate e colonne esposte alla pioggia ed al gelo. Superfici non verticali e non soggette alla completa saturazione, ma esposte al gelo, alla pioggia o all'acqua. Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C32/40.

(classe di esposizione norma UNI 9858) / XF2 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: moderata saturazione d'acqua, in presenza di agente disgelante. Esempio: elementi come parti di ponti che in altro modo sarebbero classificati come XF1, ma che sono esposti direttamente o indirettamente agli agenti dsgelanti. Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C25/30 - Contenuto minimo di aria (%) 3,0.

2b (classe di esposizione norma UNI 9858) / XF3 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: elevata saturazione d'acqua, in assenza di agente disgelante. Esempio: superfici orizzontali in edifici dove l'acqua può accumularsi e che possono essere soggetti ai fenomeni di gelo, elementi soggetti a frequenti bagnature ed esposti al gelo. Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C25/30 - Contenuto minimo di aria (%) 3,0.

(classe di esposizione norma UNI 9858) / XF4 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: elevata saturazione d'acqua, con presenza di agente antigelo oppure acqua di mare. Esempio: superfici orizzontali quali strade o pavimentazioni esposte al gelo ed ai sali disgelanti in modo diretto o indiretto, elementi esposti al gelo e soggetti a frequenti bagnature in presenza di agenti disgelanti o di acqua di mare. Massimo rapporto A/C 0,45 - Minima classe di resistenza C28/35 - Contenuto minimo di aria (%) 3,0.

Attacco chimico**:

5a (classe di esposizione norma UNI 9858) / XA1 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: chimicamente debolmente aggressivo secondo il pospetto 2 della UNI EN 206-1. Esempio: contenitori di fanghi e vasche di decantazione. Contenitori e vasche per acque reflue. Massimo rapporto A/C 0,55 - Minima classe di resistenza C28/35.

4a-5b (classe di esposizione norma UNI 9858) / XA2 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: chimicamente moderatamente aggressivo secondo il pospetto 2 della UNI EN 206-1. Esempio: elementi strutturali o pareti a contatto di terreni aggressivi. Massimo rapporto A/C 0,50 - Minima classe di resistenza C32/42.

5c (classe di esposizione norma UNI 9858) / XA3 (classe di esposizione norma UNI 11104 e UNI EN 206-1) Ambiente: chimicamente fortemente aggressivo secondo il pospetto 2 della UNI EN 206-1. Esempio: elementi strutturali o pareti a contatto di acque industriali fortemente aggressive. Contenitori di foraggi, mangimi e liquame provenienti dall'allevamento animale. Torri di raffreddamento di fumi di gas di scarico imdustriale. Massimo rapporto A/C 0,45 - Minima classe di resistenza C35/45.

NOTE:

* il grado di saturazione riflette la relativa frequenza con cui si verifica il gelo in condizioni di saturazione: moderato: occasionalmente gelato in condizione di saturazione; elevato: alta frequenza di gelo in condizioni di saturazione.

** da parte di acque del terreno e acque fluenti.

CLASSI DI CONSISTENZA    pdf(Scarica il file .pdf)

Prova dello SLUMP

La misura dello SLUMP è la più classica ed immediata delle prove effettuabili sul calcestruzzo. Lo SLUMP si misura sul calcestruzzo fresco e serve a determinare la consistenza dello stesso.

Per effettuare questo tipo di prova si utilizza uno strumento chiamato Cono di Abrams. Il Cono di Abrams altro non è che un contenitore metallico di forma conica appoggiato su di una superficie piana le cui dimensioni sono stabilite dalla norma UNI 9418 [20]. Per definire quindi la consistenza del calcestruzzo è sufficiente riempire il cono in tre livelli all'incirca uguali pestellando il calcestruzzo nel cono 25 volte ogni strato, con un pestello avente diametro 16 mm. Una volta riempito il cono si sfila il contenitore metallico verso l'alto e con un metro si misura l'abbassamento del calcestruzzo rispetto all'altezza del contenitore. In base ai risultati definiamo cinque classi di consistenza:

S1 (abbassamento da 10 a 40 mm) - Denominazione corrente: umida

S2 (abbassamento da 50 a 90 mm) - Denominazione corrente: plastico

S3 (abbassamento da 100 a 150 mm) - Denominazione corrente: semifluida

S4 (abbassamento da 160 a 210 mm) - Denominazione corrente: fluida

S5 (abbassamento >220 mm) - Denominazione corrente: superfluida

VOCE DI CAPITOLATO    doc(Scarica il file .doc)  

Fornitura e posa in opera di DOPPIE LASTRE tipo CO.CE. per la realizzazione di muri in elevazione dello spessore di cm ____ in cemento armato, mediante getto integrativo.

Tale elemento è composto da due lastre prefabbricate dello spessore minimo di cm 5, in calcestruzzo con resistenza caratteristica C25/30 (R'ck > 30 N/mmq), parallele, collegate fra loro da un'armatura tralicciata in modo da creare un elemento unico e armate con acciaio per cemento armato B450C nelle quantità previste dai calcoli statici, classe di esposizione minima garantita XC1-XC2.

Le DOPPIE LASTRE devono essere altresì dotate di idonei ganci per il sollevamento e la movimentazione.

Le DOPPIE LASTRE devono essere realizzate secondo il D.M. 14/01/2008 e le Norme UNI EN 13369, UNI EN 14992, UNI EN 15258.

Nel prezzo di intendono compresi: la fornitura e la posa in opera del calcestruzzo strutturale di completamento a prestazione garantita con resistenza caratteristica C25/30 (R'ck > 30 N/mmq), consistenza S4 e diametro massimo degli inerti 25 mm; la vibrazione meccanica; l'armatura provvisoria di sostegno; la formazione di fori e smussi; gli innesti alla fondazione ed ai solai; eventuali armature integrative d'angolo e d'intersezione; e quant'altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte.

€/mq ______________________

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